Portico E San Benedetto
Forlì-Cesena

Portico E San Benedetto

CENNI STORICI
Il Comune di Portico di Romagna-S. Benedetto in Alpe ha ottenuto nel 2005 la bandiera arancione, il marchio di qualità turistico – ambientale con cui il Touring Club Italiano premia i piccoli centri che eccellono per ricchezze storico-artistiche, ambientali, enogastronomiche, etc.
Situato lungo la Strada Statale 67, a 35 chilometri da Forlì e a 75 da Firenze, il territorio comunale comprende le tre località di Portico, Bocconi e San Benedetto in Alpe, ultimo avamposto romagnolo prima del passo del Muraglione, che segna il confine con la Toscana.
Se l’origine del nome fa pensare ad una fondazione di epoca romana (“porticum” indica un luogo di mercato), le prime concrete testimonianze storiche si riferiscono al Medioevo, quando il paese venne munito di un castello fortificato. Soggetta tra i secoli XII e XIII alla famiglia dei Conti Guidi, che esercitarono il loro potere per lungo periodo sui territori della Romagna appenninica, Portico fu successivamente contesa dai Visconti di Milano e da Firenze, che ebbe infine la meglio: dal 1386 al 1499 il piccolo borgo dell’Appennino fu il primo capoluogo della Romagna toscana, sede del “Capitanato della provincia fiorentina nel versante romagnolo”. Fra i capitani del popolo che esercitarono qui la rappresentanza del governo fiorentino va citato il novelliere toscano Franco Sacchetti.
Anticamente nota come S. Benedetto in Biforco, la località di S. Benedetto in Alpe sorge a circa 12 chilometri da Portico in territorio montuoso, alla confluenza dei corsi d’acqua Acquacheta, Rio Destro e Troncalosso, che danno origine al fiume Montone. L’abitato nacque intorno all’abbazia fondata, secondo la tradizione, dallo stesso S. Benedetto: nell’eremo dell’abbazia, che sembra sorgesse in prossimità della cascata dell’Acquacheta, sostò intorno all’anno 1000 S. Romualdo e, successivamente, Dante Alighieri.
Il distretto di Portico e San Benedetto, come tutti i Comuni del versante romagnolo dell’Appennino, rimase sotto il controllo amministrativo della Toscana fino al 1923, anno in cui un intervento di Benito Mussolini decretò l’annessione di questi territori alla Provincia di Forlì.
COSA VEDERE
Il borgo di Portico di Romagna si distingue per la sua struttura urbanistica medievale perfettamente intatta. Il paese sorge su tre diversi livelli che possono essere visitati a partire dal più alto, ove si vedono la Pieve di S. Maria in Girone e la Torre medievale (ciò che resta del castello). Sulla centrale via Roma si affacciano palazzi le cui forme architettoniche testimoniano la passata influenza toscana: Palazzo Portinari appartenne secondo la tradizione al padre della Beatrice di Dante, che forse proprio qui incontrò il poeta! Sulla via centrale si vedono pure le logge del Mercato, della Fontana e della Pace, con i porticati sotto ai quali un tempo si concentrava la vita economica e sociale del paese. La Chiesa della Compagnia conserva un dipinto su legno attribuibile al pittore Lorenzo di Credi (1465-1537).
Prendendo via Calgherìa si arriva – attraverso un percorso in parte acciottolato in parte sterrato – al “Parco delle mura”, un giardino pubblico che costeggia il fiume Montone da cui si ha una completa visione delle case-torri della parte bassa di Portico: è il quartiere un tempo destinato agli artigiani e al popolino… 
Percorrendo la pittoresca Via Borgo al Ponte, uno dei caratteristici passaggi che collegano i tre livelli del paese, si arriva al bel ponte della Maestà, manufatto ad un’unica arcata che scavalca il fiume Montone.
 
In località Bocconi – lungo la SS 67 a circa quattro chilometri da Portico – si vedono la Torre Vigiacli, antico manufatto posto un tempo a guardia dell’abitato, e il Ponte della Brusìa, a tre arcate, immerso in un pregevole contesto di verde e natura.
 
A San Benedetto in Alpe, muovendosi a piedi lungo la centrale via Dante Alighieri, si arriva nella parte alta del paese, dove restano la chiesa, la cripta ed il chiostro con pozzo della millenaria abbazia benedettina.
Da S. Benedetto, che si trova nel cuore dell’Appennino, si dipartono numerosi sentieri che si inoltrano nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna: agli amanti del trekking consigliamo un’escursione alla Cascata dell’Acquacheta, citata dall’Alighieri nel XVI Canto dell’Inferno.
Suggerimenti 
Il paese dei presepi”: durante il periodo natalizio Portico di Romagna si trasforma in un paese incantato. Vie ed abitazioni del centro sono adornate da scene della natività realizzate con materiali eterogenei, anche insoliti: l’atmosfera creata dalla combinazione delle fioche luci, degli ambienti e dei presepi è davvero suggestiva! Da non perdere…
 
A chi voglia assaporare il meglio della cucina tosco – romagnola, che fa largo impiego di funghi, tartufi e cacciagione, consigliamo un passaggio al Ristorante Albergo “Al Vecchio Convento”, situato nel centro di Portico, entro i locali di una costruzione ottocentesca.
 
Foto Valentina Zavagli