Bagno di Romagna
Forlì-Cesena

Bagno di Romagna

CENNI STORICI
Posto lungo l’importante via di comunicazione E45 nell’alta valle del fiume Savio in territorio appenninico, il Comune di Bagno di Romagna è costituito dalle quattro principali località di San Piero, Bagno di Romagna, Selvapiana e Acquapartita. Bagno di Romagna è un centro termale noto per le proprietà curative delle sue acque calde, conosciute già in epoca preistorica e sfruttate dai Romani, che a Balneum costruirono un primo impianto termale.
In epoca medievale lo sviluppo della zona fu garantito dalla favorevole posizione geografica e dalla viabilità: la strada di collegamento fra Roma e Ravenna era percorsa dai pellegrini che attraversavano l’Appennino dirigendosi verso sud (via dei romei), e che trovavano un punto di ristoro a Bagno, menzionata in alcuni documenti come “Balneum sanctae Mariae”.
Dopo essere stata soggetta al dominio dei conti Guidi, passò all’inizio del Quattrocento sotto il controllo di Firenze, divenendo sede di capitanato. Il territorio fu annesso alla Provincia di Forlì nel 1923, insieme agli altri Comuni della Romagna Toscana.
La qualità degli impianti ricettivi, della ristorazione, del patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale, fa di Bagno una meta turistica riconosciuta dal Touring Club Italiano, che ha premiato la località con la Bandiera Arancione.
COSA VEDERE
In Via Fiorentina si trova il Palazzo del Capitano, antica sede dei governatori inviati da Firenze ad amministrare i territori del “Capitanato della Val di Bagno”. Sulla facciata dell’edificio – che oggi ospita l’Ufficio Turistico (IAT) e il Centro Visita del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi – si vedono ancora i 74 stemmi dei reggenti che si sono succeduti nei secoli della dominazione toscana.
Su Piazza Ricasoli s’affaccia la Chiesa di S. Maria Assunta, risalente al IX sec. ed elevata a Basilica nel 1480. Rimaneggiata più volte nel corso dei secoli, la chiesa conserva pregevoli opere d’arte che valgono sicuramente una visita. Una volta varcato il bel portale con colonnine (IX sec.), all’interno si vedono, tra le altre opere: una statua quattrocentesca in terracotta invetriata, opera di Andrea della Robbia che raffigura la martire cristiana S. Agnese, simbolo delle terme di Bagno; un trittico di Neri di Bicci con Assunzione della Vergine e Santi Tommaso, Benedetto, Giovanni Battista, Pietro, Paolo, Agnese e Romualdo (1468); un rilievo in stucco policromo della bottega di Donatello con Madonna col bambino (secondo decennio del XV secolo), etc.
Dai giardini pubblici in Via Lungosavio, superato un ponticello che scavalca il fiume Savio, si arriva nel bosco del Parco dell'Armina, dove si trova il Sentiero degli Gnomi, un percorso di circa 2 km immerso nella natura e nella fantasia: tra pannelli illustrati, brani di favole, ponticelli, sculture di pietra, sagome di animali, casette di legno è divertente entrare nella magica atmosfera del mondo degli gnomi.
I DINTORNI
SAN PIERO IN BAGNO
Nel centro di San Piero in Bagno, dove trova sede il Comune di Bagno di Romagna, gli edifici recano ancora visibili le tracce della passata dominazione toscana: su Piazza Allende si affaccia Palazzo Giommoni, il cui esterno è caratterizzato da originali graffiti ottocenteschi.
La Chiesa di S. Pietro in Vincoli, menzionata per la prima volta negli Annali Camaldolesi nel 1401 ma ricostruita alla fine dell’Ottocento, conserva all’'interno un dipinto a tempera su tela applicata su tavola attribuibile alla scuola fiorentina del XV secolo.
Palazzo Pesarini - sede della Comunità Montana dell' Appennino Cesenate - rappresenta un interessante esempio di villa signorile sette-ottocentesca dell’alta Valle del Savio.
A quattro chilometri da San Piero si trova CORZANO, dove si vedono i resti dell’antico castello medievale appartenuto ai conti Guidi. Sul colle di Corzano sorge anche un Santuario, che conserva l’affresco Madonna col Bambino e Santa Caterina di Alessandria di anonimo romagnolo tardo gotico (1430 circa).
La piccola località di RIDRACOLI – microborgo che conta circa 10 abitanti – deve oggi la notorietà del proprio nome alla presenza della diga che assicura acqua a tutta la Romagna. Dall’invaso di Ridracoli, situato verso la valle del Bidente proprio all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, si dipartono sentieri, mulattiere e antichi itinerari che conducono nel cuore verde dell'Appennino tosco-romagnolo.
Consigliata una visita all’allestimento Idro - Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, le cui sale espositive propongono temi legati alla fauna della Valle del Bidente, all’importanza dell’acqua per l’uomo, all’ambiente e alla natura del Parco Nazionale, alle tecnologie impiegate per costruire e controllare la diga, etc. Nel periodo primavera-estate è possibile effettuare escursioni in battello elettrico sul lago di Ridracoli.
SUGGERIMENTI
LE TERME
Bagno di Romagna – con i suoi complessi termali S. Agnese, Euroterme, Terme Roseo – vanta un’offerta di eccellenza a livello nazionale: le virtù benefiche e salutari delle acque, che sgorgano ad una profondità di 8 metri e ad una temperatura di 45 gradi, sono associate ad un’ampia gamma di trattamenti di bellezza. Le cure termali spaziano dalle inalazioni alla fangoterapia alla grotta ai bagni con idromassaggio o con ozono, al massaggio subacqueo, etc.
 
Foto: Sansa55, Lago di Ridracoli, Fonte: Wiki Loves Monuments 2012