Santa Sofia
Forlì-Cesena

Santa Sofia

CENNI STORICI
Chi giunge a S. Sofia dalla SS Bidentina noterà, mano a mano che si procede lungo la strada, le imponenti stratificazioni di pareti rocciose di tipo marnoso-arenaceo, intervallate da una vegetazione caratterizzata da pini neri. Popolato oggi da circa 4300 abitanti, l’abitato di S. Sofia in età romana doveva far capo all’importante vicina località di Mevanìola, la decadenza della quale decretò uno spostamento d’interesse verso il centro spirituale della zona: l’abbazia di S. Ellero.
I primi insediamenti a Santa Sofia si svilupparono in età altomedievale, lungo il corso del fiume Bidente. Nel XV secolo S. Sofia venne assoggettata al dominio di Firenze, e sottomessa alla podesteria di Galeata. Geograficamente la zona rappresentava lo spartiacque tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio: a sinistra del Bidente era il borgo di appartenenza granducale, a destra dello stesso era la frazione di Mortano, centro importante conosciuto anche per traffici e contrabbandi. Nel 1923 per decreto regio la cittadina fu inclusa entro i confini della Provincia di Forlì. S. Sofia, conosciuta anche come “piccola Firenze”, reca ancora l’impronta del lungo dominio toscano, ravvisabile nell’architettura, nella cultura, nella gastronomia.
COSA VEDERE
Piazza Matteotti, la piazza principale del paese, che si affaccia direttamente sul corso del fiume Bidente, presenta una serie di palazzi nella maggior parte dei casi ricostruiti in seguito al distruttivo terremoto del 1918.
Numerosi gli edifici di origine sei-settecentesca. Tra questi Palazzo Giorgi, costruito dalla omonima nobile famiglia nel XVII secolo, in stile tardo barocco; il palazzo, oggi sede di un istituto di credito, è visibile all’interno negli orari di apertura della banca che oggi vi trova sede. Nella parte sul retro è caratterizzato da un godibile parco, oggi adibito a giardino pubblico ove si possono ammirare interessanti specie di alberi, soprattutto aceri campestri, abeti e querce. I diecimila metri quadrati di parco furono progettati da un anonimo personaggio, forse appartenente alla medesima famiglia Giorgi.
Su Piazza Matteotti sono visibili anche il Palazzo comunale, in stile neogotico, fiancheggiato dalla torre civica (entrambi ricostruiti negli Anni Venti del Novecento), e l’Oratorio del SS. Crocifisso, in cui si trova una pala d’altare commissionata nel 1710 dalla famiglia Giorgi ad un importante pittore del romanticismo fiorentino: Giuseppe Bezzuoli (1784-1855).
La Galleria d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni, visitabile previo appuntamento, è un interessante museo di arte contemporanea, ove ammirare numerose opere dell’artista Mattia Moreni, esponente dell’arte informale italiana degli Anni Cinquanta, insieme ad opere di Margotti, Sughi, Mandelli, Pozzati. Il Museo è nato con il concorso d’arte “Premio Campigna”, inaugurato nel 1955, che anima ogni anno la piccola cittadina.
A corredo della Galleria Vero Stoppioni, S. Sofia ha “arredato” negli Anni Novanta il Parco Giorgi con sculture di artisti contemporanei di fama internazionale, che hanno qui interpretato in maniera suggestiva il senso del rapporto tra uomo e natura.
Sulla riva destra del fiume Bidente, a Mortano, si vede un edificio conosciuto già in età romana quale luogo di presidio a guardia della vallata: Palazzo Bianchini-Mortani, databile nella forma attuale ai secoli XVI - XVII. Il fabbricato era un tempo letteralmente tagliato in due dalla linea di confine tra i territori del Granducato di Toscana e quelli dello Stato Pontificio.
SUGGERIMENTI
A chi visita S. Sofia consigliamo di dedicare un po’ di tempo alle passeggiate che si possono effettuare entro il PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA E CAMPIGNA. Proprio da S. Sofia partono una serie di percorsi trekking segnalati, percorribili autonomamente oppure scortati da una guida ambientale-escursionistica. Prima di accedere al Parco è consigliabile entrare al Centro Visita, con sede in Palazzo Nefetti: le sale dell’allestimento aiutano a conoscere il Parco Nazionale attraverso foto, pannelli, plastici, ricostruzioni virtuali relative a flora e fauna; si possono inoltre ritirare utili brochure informative…
I dintorni del parco sono caratterizzati da piccole, incantevoli località immerse nella natura incontaminata: tra queste Collina di Pondo, a 4 km dal centro principale, Spinello, Isola e Corniolo, che ospita la chiesa di S. Pietro con importanti opere d’arte.
Gli appassionati di turismo all’aria aperta non si lasceranno sfuggire un’escursione a Campigna, nota località sciistica e naturalistica, porta naturale d’accesso al parco da cui intraprendere escursioni trekking e, in inverno, sulla neve.
Infine, in una strettoia della Valbidente, si trova un’opera di ingegneria idraulica tra le più imponenti di Romagna: la poderosa diga di Ridracoli, fonte di acqua per il territorio romagnolo e non solo, ma anche interessante sito da visitare, a piedi oppure navigando sul lago dell’invaso in battello elettrico, funzionante in primavera e in estate.
Un evento da non perdere a S. Sofia è il Santa Sofia Buskers Festival, il Raduno internazionale degli artisti di strada: nel mese di agosto la località si anima degli spettacoli e delle performance di clown, pittori, scultori, teatranti, musicisti, artisti provenienti da tutti i paesi del mondo che danno vita ad una coinvolgente festa multietnica.
 
Foto giancarlofabi, Ponte Vecchio e fiume Bidente, S. Sofia, Wiki Loves Monuments 2012