Ravenna
Bagnara Di Romagna
CENNI STORICI
Bagnara di Romagna è il comune meno popoloso della provincia di Ravenna, con i suoi 1.800 abitanti circa. E’ situata nella bassa pianura ravennate, territorio dove sono ancora evidenti le tracce dell'antica centuriazione romana.
Il toponimo si pensa derivi dalla qualità del terreno della zona, un tempo paludosa e nota col nome di Silva Bagnaria, che fu oggetto di bonifica da parte degli Etruschi e successivamente colonizzata dai Romani.
Bagnara di Romagna si trova lungo gli Stradelli Guelfi, il percorso parallelo alla Via Emilia che un tempo collegava vari castelli, chiese e residenze signorili, da Bologna fino all’Adriatico. Tra tutti i borghi fortificati che sorgevano lungo il percorso, quello di Bagnara resta l'unico esempio tuttora integralmente conservato fin dal Medioevo.
Il primo nucleo della città di Bagnara (Bagnara vecchia) fu edificato in quella che è l’attuale località Prato di S. Andrea, ad un km a sud est dall’attuale centro cittadino, intorno all’antico Castrum di epoca romana, del quale attualmente non resta che un rialzo e i resti di quel che era il fossato di cinta. Bagnara Vecchia fu infatti rasa al suolo nel 1222 nel corso di una battaglia tra bolognesi e faentini, e gli abitanti scampati si rifugiarono nei pressi del fiume Santerno, ove oggi si trova attualmente il centro della nuova Bagnara.
Burrascose furono le vicende politiche che si alternarono per il controllo di Bagnara, legate anche a personaggi illustri che la governarono, tra cui sicuramente non si può non citare Caterina Sforza. Caterina governò fino al 1494, ma nulla poté contro l'invasione dell'esercito francese di Carlo VIII. Dopo i francesi, Bagnara dovette subire anche il dominio del duca Cesare Borgia, che alla fine dell'anno 1499 conquistò Imola e gli altri castelli posseduti da Caterina fino a Forlì.
COSA VEDERE
- Il Museo del Castello con le sue sale, i camminamenti, i sotterranei, il mastio, il bastione, la corte della trecentesca Rocca sforzesca, completamente recuperata a fini museali e inaugurata nel 2008.
- La Chiesa Arcipretale: dedicata ai SS. Giovanni Battista e Andrea Apostolo fu eretta sull'antico oratorio di S. Giovanni nel 1484 e completata in tre diverse epoche e fasi, comprese tra il XIII e il XVIII secolo. Al suo interno conserva rilevanti opere d’arte, quali la Madonna del Voto, in terracotta policroma del XV secolo, una fonte battesimale in pietra del XV secolo, un portale di tabernacolo in arenaria del Seicento, e una serie di pregevoli dipinti dei secoli XVII, XVIII e XIX.
- Il Santuario della Madonna del Soccorso: costruito nel 1766, fu per lungo tempo meta di pellegrinaggi, per la presenza di un ritratto in terracotta di Madonna col Bambino posto su una quercia al di sopra di una pozza le cui acque erano considerate miracolose.
- Il Museo storico "Pietro Mascagni": conserva il più importante epistolario del compositore Mascagni (circa 4.600 lettere datate dal 1910 al 1944) e diversi oggetti personali, fotografie con dedica, un suo pianoforte, il calco funebre del suo volto, spartiti musicali, pubblicazioni, ecc.
- Il Museo parrocchiale di arte sacra: raccoglie pregevoli oggetti a carattere religioso, appartenenti per la maggior parte alle chiese del territorio di Bagnara e dintorni.
Foto Andrea Canducci, Bagnara di Romagna, Castello Sforzesco, Fonte "Romagna D'Este"
Bagnara di Romagna è il comune meno popoloso della provincia di Ravenna, con i suoi 1.800 abitanti circa. E’ situata nella bassa pianura ravennate, territorio dove sono ancora evidenti le tracce dell'antica centuriazione romana.
Il toponimo si pensa derivi dalla qualità del terreno della zona, un tempo paludosa e nota col nome di Silva Bagnaria, che fu oggetto di bonifica da parte degli Etruschi e successivamente colonizzata dai Romani.
Bagnara di Romagna si trova lungo gli Stradelli Guelfi, il percorso parallelo alla Via Emilia che un tempo collegava vari castelli, chiese e residenze signorili, da Bologna fino all’Adriatico. Tra tutti i borghi fortificati che sorgevano lungo il percorso, quello di Bagnara resta l'unico esempio tuttora integralmente conservato fin dal Medioevo.
Il primo nucleo della città di Bagnara (Bagnara vecchia) fu edificato in quella che è l’attuale località Prato di S. Andrea, ad un km a sud est dall’attuale centro cittadino, intorno all’antico Castrum di epoca romana, del quale attualmente non resta che un rialzo e i resti di quel che era il fossato di cinta. Bagnara Vecchia fu infatti rasa al suolo nel 1222 nel corso di una battaglia tra bolognesi e faentini, e gli abitanti scampati si rifugiarono nei pressi del fiume Santerno, ove oggi si trova attualmente il centro della nuova Bagnara.
Burrascose furono le vicende politiche che si alternarono per il controllo di Bagnara, legate anche a personaggi illustri che la governarono, tra cui sicuramente non si può non citare Caterina Sforza. Caterina governò fino al 1494, ma nulla poté contro l'invasione dell'esercito francese di Carlo VIII. Dopo i francesi, Bagnara dovette subire anche il dominio del duca Cesare Borgia, che alla fine dell'anno 1499 conquistò Imola e gli altri castelli posseduti da Caterina fino a Forlì.
COSA VEDERE
- Il Museo del Castello con le sue sale, i camminamenti, i sotterranei, il mastio, il bastione, la corte della trecentesca Rocca sforzesca, completamente recuperata a fini museali e inaugurata nel 2008.
- La Chiesa Arcipretale: dedicata ai SS. Giovanni Battista e Andrea Apostolo fu eretta sull'antico oratorio di S. Giovanni nel 1484 e completata in tre diverse epoche e fasi, comprese tra il XIII e il XVIII secolo. Al suo interno conserva rilevanti opere d’arte, quali la Madonna del Voto, in terracotta policroma del XV secolo, una fonte battesimale in pietra del XV secolo, un portale di tabernacolo in arenaria del Seicento, e una serie di pregevoli dipinti dei secoli XVII, XVIII e XIX.
- Il Santuario della Madonna del Soccorso: costruito nel 1766, fu per lungo tempo meta di pellegrinaggi, per la presenza di un ritratto in terracotta di Madonna col Bambino posto su una quercia al di sopra di una pozza le cui acque erano considerate miracolose.
- Il Museo storico "Pietro Mascagni": conserva il più importante epistolario del compositore Mascagni (circa 4.600 lettere datate dal 1910 al 1944) e diversi oggetti personali, fotografie con dedica, un suo pianoforte, il calco funebre del suo volto, spartiti musicali, pubblicazioni, ecc.
- Il Museo parrocchiale di arte sacra: raccoglie pregevoli oggetti a carattere religioso, appartenenti per la maggior parte alle chiese del territorio di Bagnara e dintorni.
Foto Andrea Canducci, Bagnara di Romagna, Castello Sforzesco, Fonte "Romagna D'Este"