Cervia Milano Marittima
Ravenna

Cervia Milano Marittima

CENNI STORICI
L’origine della città di Cervia si perde nel mistero, anche a causa dell’esiguità delle testimonianze storiche conservatesi. È comunque certa la presenza di insediamenti umani a partire dal III sec. d.C. nel territorio in cui gli storici hanno localizzato la sede di Ficocle, città che deriva il proprio nome dai termini greci phycos (alga) e klyo (rendo illustre): il toponimo indicherebbe un luogo famoso per l’abbondanza delle alghe e sembra avvalorare l’ipotesi di una fondazione da parte di coloni greci. Ficocle fu in stretta dipendenza politica dalla vicina Ravenna – che dal VI sec. è la capitale bizantina d’Italia – finché nel 709 il sito non venne raso al suolo dall’esarca Teodoro. È dopo questo evento che gli abitanti di Ficocle, alla ricerca di un luogo più sicuro, si rifugiano in mezzo alle saline costruendovi una nuova città, denominata Cervia.
Sull’origine del nome di Cervia sono state formulate varie ipotesi, le più famose delle quali sono due: la parola “Cervia” ricorderebbe lo straordinario avvenimento del cervo inginocchiatosi in segno di devozione dinnanzi al vescovo di Lodi che passeggiava in pineta; più degna di credito l’ipotesi che riconduce il nome alla presenza a Cervia di numerosi "acervi", cioè enormi mucchi di sale sempre presenti ai margini delle saline.
Proprio alle saline è legata la crescente importanza di Cervia in epoca medievale e moderna: nel 1371 il cardinale Anglic de Grimoard, legato pontificio in Romagna, afferma che la produzione del sale di Cervia è da sola sufficiente a rifornire la Lombardia, la Toscana e la Romagna! L’oro bianco scatena continui contrasti tra le varie potenze che si contendono la gestione della preziosa risorsa: Ravenna, Forlì, Cesena, lo Stato Pontificio e soprattutto Venezia sono in continua lotta per accaparrarsi l’ambito prodotto. Determinante è l’egemonia dei Veneziani che, per proteggere il proprio monopolio commerciale nell’Italia del nord, riescono fino al 1509 a controllare e a limitare la produzione del sale cervese.
Alla fine del XVII sec. la vecchia Cervia, costruita in mezzo alla salina, zona malarica e paludosa, viene abbandonata e ricostruita nell’attuale posizione: fra il 1698 e il 1714 viene edificata la caratteristica struttura urbana a pianta rettangolare, tuttora esistente, chiusa dalle case dei salinari, con due porte di accesso rivolte una verso nord e l’altra verso sud.
Dopo Ficocle e dopo Cervia vecchia, il terzo sito della città ha una connotazione urbanistica che identifica perfettamente Cervia come modello esemplare di civiltà del sale.
Tra la metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento inizia a svilupparsi la nuova industria del turismo: viene costruito il primo stabilimento balneare, si inaugura il tronco ferroviario Ravenna-Cervia, le saline vengono statalizzate, nascono le prime strutture ricettive di Milano Marittima, oggi rinomata località turistica, voluta ad inizio Novecento da alcuni milanesi innamorati del verde della pineta cervese.
 
COSA VEDERE
Il centro storico di Cervia è costituito da un perfetto quadrilatero, sui lati del quale sono costruite le antiche case dei salinari, piccoli edifici molto simili l’uno all'altro risalenti alla fine del Seicento e ai primi del Settecento, periodo della costruzione di Cervia Nuova. Perno della pianta quadrangolare della città è Piazza Garibaldi, su cui si affacciano la Chiesa Cattedrale, terminata nel 1702, e il Palazzo Comunale. Il Palazzo Comunale conserva, murata sul lato verso Piazza Pisacane, la Pietra delle Misure, un monolito seicentesco ove sono indicate tutte le misure a cui dovevano attenersi gli abitanti di Cervia.
In Piazza Pisacane, che è conosciuta come Piazza delle erbe ed è uno degli angoli più caratteristici della città, si trova l’Antica Pescheria risalente all'Ottocento, oggi sede di esposizioni temporanee.
A Cervia si possono vedere alcuni fra i più interessanti esempi di archeologia industriale del territorio romagnolo: i Magazzini del Sale – Magazzino Darsena e Magazzino Torre – realizzati tra XVII e XVIII sec. per conservare e proteggere l’ “oro bianco” da eventuali furti.
All’interno del Magazzino Torre ha sede Musa, il Museo del Sale che racconta, attraverso strumenti, immagini e proiezioni, le fasi della raccolta del sale, prima dell’introduzione della meccanizzazione del processo estrattivo. Di fronte ai Magazzini del Sale si trova la Torre S. Michele, edificata nel 1691 per difendere la città da Turchi e Saraceni e successivamente adibita ad alloggio della Guardia di Finanza, che aveva il compito di proteggere i Magazzini.
Chi voglia approfondire la conoscenza della civiltà salinara e della sua economia può optare per un breve spostamento fino al Centro Visita delle Saline, compreso nel circuito del Parco del Delta del Po dell’Emilia – Romagna.
A circa 9 km da Cervia, in direzione sud-ovest, si trova la Pieve di Santo Stefano di Pisignano, citata in un documento del 977 d.C.
 
SUGGERIMENTI
  • Gli stabilimenti termali di Cervia, immersi in un parco naturale di 30 ettari di pineta, rendono particolarmente qualificata l’offerta turistica della città, che coniuga i piaceri della vacanza balneare con gli aspetti della cura e del benessere.
  • Agli amanti della buona cucina romagnola consigliamo il ristorante Casa delle Aie, che si trova in campagna immediatamente al di fuori del nucleo abitato di Cervia, non lontano dalla pineta. Il ristorante, uno dei più frequentati e più apprezzati dell'Emilia Romagna, è ospitato nei locali di una grande casa colonica risalente al 1700, un tempo adibita ad alloggio dei “pignaroli”.
  • A chi non può sottrarsi al fascino della mondanità e del divertimento suggeriamo una serata nella esclusiva e modaiola località di Milano Marittima: anche i più famosi nomi del mondo dello spettacolo e dello sport fanno spesso tappa in locali come il Pacifico Disco Dinner e il Pineta!
  • Tra i numerosi eventi organizzati annualmente a Cervia segnaliamo la tradizionale festa dello Sposalizio del mare, con la quale la città cerca di assicurarsi la benevolenza del mare: durante la cerimonia, che risale all’influenza veneziana, si suggella il matrimonio con l’Adriatico attraverso il lancio in acqua, nel giorno dell’Ascensione, di un anello nuziale. L’anello, prontamente ripescato dai cervesi che attendono in mare, assicura a loro e alla città fortuna e prosperità.

    ITINERARI A CERVIA:
    Cervia: la cultura del sale e del mare

    Foto Roberto Ferrari, Cervia, Fonte Wikimedia Commons