Massa Lombarda
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Massa Lombarda

CENNI STORICI
Massa Lombarda è una comunità con poco meno di 10.000 abitanti, che si estende su un territorio di 37 chilometri quadrati. Il piccolo comune è stato denominato il “paese della frutta”, scelto nel 2006 come capofila per il progetto Res Tipica, nell’ambito della rete italiana delle “Città delle pesche”.
Massa Lombarda vive infatti di una fiorente economia legata alla tradizione agricola, in particolare per quanto riguarda gli alberi da frutto.
Gode di un paesaggio tipicamente romagnolo, un terreno fertile e una posizione geografica ideale per le colture di questo genere, quasi a metà tra le colline dell’Appennino tosco-romagnolo e la riviera adriatica, nel cuore della bassa Romagna, che la vede vicina a Bologna, Imola, Ravenna e Ferrara. Altro punto di forza è la qualità del vivere sotto il profilo sociale, economico, ambientale e culturale.
L'atto di nascita del borgo originario fu siglato l'11 maggio del 1251, a seguito della concessione da parte del Comune di Imola di un luogo per ospitare un gruppo consistente di famiglie provenienti da Marmirolo, nel mantovano, che non poté essere interamente accolto a Bologna: a questo villaggio di forma quadrata, esteso per soltanto 220 mq, fu dato il nome di Castrum Massae Lombardorum.
Per circa due secoli, fino alla metà del Quattrocento, il territorio di Massa dei Lombardi venne conquistato e riconquistato dai signori locali.
Qui è nata all’inizio del Novecento la frutticoltura, grazie alla lungimiranza e all’intelligenza di alcuni coraggiosi pionieri; oggi la sua economia ruota attorno alle produzioni tipiche, a cooperative e aziende di trasformazione della frutta, alle feste (come la tradizionale Crostatona), ai più famosi marchi di succhi di frutta e possiede un vero e proprio Museo della frutticoltura.