Russi
Ravenna

Russi

CENNI STORICI
Russi è un comune di 10.503 abitanti (denominati Russiani) che dista 16 km da Ravenna, con una superficie di 46,1 chilometri quadrati. L’area archeologica della Villa Romana è un’importante testimonianza della sua rilevanza storica già in epoca romana.
Fin dal medioevo, il territorio circostante il “castrum” di Russi, che vanta una storia bimillenaria, fu area di aspre contese tra faentini e ravennati perché posizionato al centro di una fertile pianura.
Russi nel 1568 ritornò sotto la giurisdizione di Faenza, pur conservando autonomia amministrativa e una propria magistratura. Da allora la cittadina seguì le vicende dello Stato Pontificio, del quale faceva parte e sotto il quale rimase fino al 1859, assieme a tutta la dominazione di Ravenna.
Le Signorie locali, i Farini e i Baccarini (fonte di prestigio per il paese in campo politico e sociale) e i Babini (in quello economico-industriale) provocarono un profondo mutamento nella vita economica del paese imponendosi anche in campo internazionale.
Russi fu poi un importante centro di azione nel Risorgimento. Nella rivoluzione del 1831 Russi fu il primo paese di Romagna ad insorgere, benché a pagare le maggiori spese di tale insurrezione fu la popolazione: da quell' anno al 1870, ben 367 furono le presenze di russiani in moti e guerre per l'indipendenza di Italia.
L'eredità morale e politica portata da uno dei cittadini più illustri di Russi, il patriota Domenico Antonio Farini, per proseguire poi con il nipote Luigi Carlo (che fu Dittatore dell'Emilia e Presidente del Consiglio). Sulle stesse orme si muoverà poi il figlio di Luigi Carlo, Domenico Farini, Presidente del Senato.
Dopo l'unità d'Italia si insediò nel paese un Consiglio comunale con spiccate tendenze laiche; in questo nuovo contesto Russi, da centro prevalentemente agricolo, iniziò i primi passi verso l'industria e il commercio (già fiorente in seno alla cittadina dal XVI secolo).
 Fra gli altri russiani illustri sono da ricordare Silvio Gordini pittore, insegnante e direttore per 34 anni dell'Accademia delle belle arti di Bologna; l'architetto Arnaldo Foschini, presidente dell'Accademia di San Luca e lo storico Delio Cantimori, accademico dei Lincei.