Solarolo
Ravenna

Solarolo

CENNI STORICI
Solarolo è un piccolo centro di circa 4 mila abitanti situato al centro del triangolo alle cui estremità si trovano Lugo, Faenza e Piacenza, tra i fiumi Senio e Santerno.
I primi stanziamenti sul territorio solarolese risalgono all’Età del Bronzo, come documentato dai resti di manufatti e insediamenti reperiti soprattutto nella zona che attualmente confina con il comune di Bagnara. Una documentazione ancora più ricca racconta degli stanziamenti di epoca romana, legati alle vicende dei grandi centri vicini, come Bologna, Faenza e Imola.
E’ ancora ben riconoscibile quel che rimane della centuriazione iniziata alla fine del II secolo, tra le cui maglie sono tuttora presenti resti di ville rurali che conservano marmi, intonaci dipinti, decorazioni architettoniche in cotto, mosaici, ecc.
Dall’epoca tardo romana al IX secolo Solarolo è strettamente legato alle vicende di Ravenna.
Nel 1138, nell’ambito delle contese tra i faentini e Imola per il controllo della zona tra i fiumi Senio e Santerno, il “castrum” - la rocca fortificata della città - fu quasi interamente distrutto, per poi essere ricostruito solo nel 1341, con un impianto di forma regolare al cui interno venne riedificata la chiesa parrocchiale.
Gli anni del dominio napoleonico segnano una ripresa generalizzata, in particolare nel settore dell'artigianato (lavoratori edili, produttori di cordami e zolfanelli), favorendo la reintegrazione di un tessuto sociale fortemente svilito in seguito alla scomparsa o quasi dei piccoli e medi proprietari locali, a vantaggio della "nobiltà" esterna.
Dal 1816 al 1827 Solarolo, nella Legazione di Ravenna, costituisce Governatorato, degradato poi a Podesteria soggetta al Governatore residente a Castel Bolognese; nella Restaurazione i cittadini partecipano in modo attivo alla lotta politica e ai moti rivoluzionari, fino alla proclamazione del Regno d'Italia.
Oggi, grazie all’impegno di tanti volontari che operano per la promozione del territorio, Solarolo è valorizzata da produzioni tipiche ed eventi come sagre e feste paesane.

COSA VEDERE
- Le Mura Manfrediane, realizzate in laterizio per volere dei Manfredi di Faenza, nella seconda metà del '400, conservano la struttura originaria, con scarpa, cordolo ed archi di rinforzo alla base.
- La Porta del Castello, detta "Porta Vecchia" o "di Ponente": dopo l'apertura di un'altra sul versante Est, fu anche sede del Monte di Pietà. Fu distrutta durante la guerra e ricostruita sul modello originario. Conserva tuttora lo stemma originario del ‘500 della casata Este-Gonzaga.
- Il Santuario della Beata Vergine della Salute, a 1 km fuori del centro abitato, conserva una splendida immagine in ceramica della Madonna, e una grande quantità di ex voto.

CURIOSITA'
Il piccolo paese di Solarolo ha visto crescere una delle più famose cantanti contemporanee, conosciuta a livello mondiale: Laura Pausini.

Foto Rollopack, Solarolo, ingresso del paese, fonte Wikimedia Commons