Montegridolfo
Rimini

Montegridolfo

CENNI STORICI
Immerso in un paesaggio caratterizzato da ulivi e vigneti, Montegridolfo sorge a 290 metri s.l.m.
Castello, San Pietro e Trebbio sono le piccole frazioni che lo compongono. Montegridolfo è inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”.
L’origine del nome resta ancora misteriosa: era anticamente chiamato “Monte Loro” o “Monte Lauro” per la presenza delle numerose piante d’alloro che vi crescevano, ma è stata anche avanzata l’ipotesi che il suo nome derivi da un termine germanico che significa “rozzo, sterposo”.
Il toponimo “Mons Gredolphus” compare solo a partire dal sec. XIII, nel nome della Famiglia dei Gridolfi, riminesi, che dominavano in questo luogo nel XIV secolo.
Giurando fedeltà a Rimini nel 1233, Montegridolfo dipenderà da questa città fino a quando, nel 1336, non sarà distrutta da un incendio per mano di Ferrantino Novello de’ Malatesta. Si deve a Malatesta Guastafamiglia la costruzione di una cinta muraria a difesa dell’abitato, protetta da quattro bastioni angolari.
Come molte località di questa zona, alla caduta dei Malatesta Montegridolfo passa per un breve periodo sotto la dominazione della Serenissima, prima, e dello Stato Pontificio poi (1509).
COSA VEDERE
Magnificamente restaurato, il Castello - costruito nel XIV secolo - conserva il suo aspetto medievale con la rampa del cassero, le arcate gotiche e la porta d’accesso protetta da un’alta torre e anticamente da un ponte levatoio;  è sede del Municipio. Unito alle antiche mura del castello è Palazzo Viviani, prestigioso manufatto storico, ora elegante albergo e ristorante.
La Chiesa di San Rocco (XIV sec.) conserva al suo interno una pala del celebre pittore di origine santarcangiolese Guido Cagnacci: la Vergine col Bambino. Affreschi attributi al Pinturicchio e alla scuola giottesca riminese abbelliscono le pareti della medesima chiesa insieme ad un Crocifisso ligneo del XVI secolo e ad un paliotto policromo.
Vicino al centro storico si trova il Museo della Linea dei Goti: contiene reperti, riviste, manifesti, articoli di giornale e filmati del periodo 1943 – 44. Il materiale permette di approfondire il tema della propaganda politica di quegli anni.
Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, nella frazione di Trebbio, è un edificio sacro noto in tutta la zona. La costruzione risale al XVI secolo, anche se della struttura originale non resta praticamente nulla. Vi è custodita una pala, dipinta da Pompeo Morganti da Fano nel 1549, che raffigura l'apparizione della Madonna e, sullo sfondo, il borgo antico di Montegridolfo, insieme alle fertili campagne circostanti.
SUGGERIMENTI
Nel centro storico sono numerose le occasioni d’acquisto di oggetti di artigianato locale.
Nel mese di dicembre la cittadina dedica un evento all’olio: come molti Comuni dell’entroterra riminese, infatti, Montegridolfo vanta una produzione di olio di altissima qualità. Quello che viene presentato in dicembre è l’olio nuovo, che si accompagna ad altri prodotti della tradizione gastronomica riminese. Durante la manifestazione viene assegnato un premio al migliore olio e si tengono importanti convegni sul tema.
 
Foto T. Mosconi - Archivio fotografico dell'Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini