San Leo città fortezza
Romagna di borghi e castelli

San Leo città fortezza

L'itinerario passa per: San Leo
Durata della visita guidata: Circa 3 ore


Vassi in San Leo… Ma qui convien ch’om voli”…
(Dante Alighieri)

In una celebre terzina della Commedia Dante Alighieri descriveva con questi versi l’aspro paesaggio che contraddistingue la regione storica del Montefeltro, affascinante territorio incuneato tra Romagna, Marche, Toscana e Repubblica di San Marino.
 Nel cuore del Montefeltro, sul più imponente dei massi, sorge San Leo che, grazie alla eccezionale conformazione naturale del luogo, sin dall’epoca preistorica si è caratterizzato per la duplice realtà di fortezza naturale e di località inaccessibile e quindi sacra alla divinità.
La ciclopica Fortezza, innalzata sopra un irto strapiombo e costruita come ideale prolungamento della roccia sottostante, è uno dei più compiuti esempi di architettura militare del rinascimento, ideata sul finire del XV secolo dall’architetto senese Francesco di Giorgio Martini su commissione del duca Federico da Montefeltro.
Il forte fu destinato nei secoli ad essere utilizzato prima come strategico baluardo di guerra e poi come prigione pontificia, tristemente celebre per lo spietato regime imposto ai reclusi e per le tetre ed anguste celle di detenzione, spesso invase dall’acqua, da cui era impossibile fuggire. Il personaggio più noto fra quelli incarcerati nella fortezza è l’alchimista-mago Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro, condannato all’ergastolo come eretico e rinchiuso nella cella detta del “Pozzetto”, il cui unico accesso era costituito da una botola posta nel soffitto!
L’itinerario di visita a San Leo include la suggestiva Pieve di Santa Maria Assunta (IX-XI sec.), il più antico edificio religioso della diocesi di San Marino-Montefeltro: straordinaria testimonianza dell’arte preromanica, ha l’aspetto di una grande nave incagliata nella viva roccia su cui si innalza con pianta basilicale a tre navate. All’interno, caratterizzato da una mirabile commistione di elementi classici, barbarici e bizantini, si ammirano il pregevolissimo ciborio marmoreo del Duca Orso (IX sec.), il sacello di San Leone, luogo della prima sepoltura del santo dalmata, e la cripta triabsidata.
A poche decine di metri dalla pieve si visita l’ampia Cattedrale di San Leone (XII-XIII sec.): l’edificio – fondamentale esempio di architettura romanica contraddistinto da una elegante e severa solennità – presenta all’interno una imponente struttura architettonica con pilastri cruciformi e colonne romane di reimpiego. Notevole è l’apparato scultoreo scolpito a bassorilievo sui capitelli e sugli archi, dove si vedono figure umane che celebrano le arti e i mestieri nonché animali fantastici riconducibili al repertorio dei “bestiari” medievali. 



 



Foto Paritani, La Fortezza di San Leo illuminata, Archivio Fotografico Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini

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