Itinerari paesaggistici
I paesaggi di Piero della Francesca - Progetto "Montefeltro Vedute Rinascimentali"
L'itinerario passa per: San Leo, Sant'Agata Feltria
Durata della visita guidata: Mezza giornata/intera giornata a seconda del programma di visita concordato
Nato da pochissimi anni, il progetto "Montefeltro Vedute Rinascimentali" rappresenta l’avanguardia in fatto di cultura e turismo che ha dato nuova linfa e nuove opportunità all’Alta Valmarecchia (nel territorio del Montefeltro tra le Province di Rimini e di Pesaro Urbino).
Tra i primi a credere al progetto "Montefeltro Vedute Rinascimentali", oltre a due geniali studiose di paesaggi, Olivia Nesci e Rosetta Borchia, anche Tonino Guerra e Umberto Eco che hanno sposato la causa delle due “cacciatrici di paesaggi”.
La scoperta ha il carattere dell’eccezionalità e sconvolge i principi teorici finora invalsi nell’ambito delle materie umanistiche: i paesaggi utilizzati come sfondo per alcuni dipinti da parte del grande pittore prospettico rinascimentale Piero della Francesca sono vere e proprie “fotografie” del reale, ovvero ciò che gli occhi del pittore videro nel XV secolo. Sul territorio, all’incirca nei punti reali in cui dovettero essere “ripresi” e rappresentati i paesaggi, sono stati realizzati una serie di “balconi” che consentono di riappropriarsi delle condizioni naturali da cui poter ammirare e capire il paesaggio e l’opera grazie all’ausilio di pannelli didattici.
Criteri scientifici frutto della collaborazione di studiosi di diverse discipline sono alla base delle scoperte dei “Balconi di Piero”; un modo entusiasmante per studiare la storia dei paesaggi destinato a fare scuola, un museo all’aria aperta e un modo per vivere la natura generosa di questo territorio.
Questo, in sintesi, è il progetto "Montefeltro Vedute Rinascimentali".
Percorso 1: il Ritratto di Battista Sforza e il San Girolamo e un devoto
Per questo percorso servono circa 3,5 ore di tempo. Grado di difficoltà: piuttosto facile.
Il percorso parte da San Leo, luogo di ritrovo dei partecipanti. Bandiera Arancione del Touring Club, uno dei Borghi più belli d’Italia, San Leo vanta un patrimonio invidiabile: due Chiese (Pieve e Cattedrale), pre-romanica la prima e compiutamente romanica la seconda, l’una di fianco all’altra, offrono la parte absidale al Forte; appoggiato su uno sperone di roccia in un equilibrio precario, ad oltre 600 metri sul livello del mare, San Leo fu governata da alcune famose dinastie (Malatesta, Montefeltro, Della Rovere, Medici), per poi divenire feudo dello Stato Pontificio e carcere di massima sicurezza in cui venne imprigionato e perse la vita Cagliostro, taumaturgo, massone ed alchimista ancora fonte di studi e ricerche nonché grande curiosità.
Dal borgo si scende lungo la strada Leontina che conduce alla statale 258 (Marecchiese) per poi compiere una deviazione a circa metà percorso per lasciare il proprio mezzo e salire a piedi sul Monte Gregorio dove sono stati allestiti due balconi: il primo che fa da sfondo al Ritratto di Battista Sforza (Firenze, Uffizi), l’altro a pochi metri di distanza quello del San Girolamo e un Devoto (Venezia, Gallerie dell’Accademia).
Percorso 2: Alta Valmarecchia: Battesimo di Cristo, Resurrezione di Cristo, Natività
Per questo percorso serve una giornata intera. Grado di difficoltà: impegnativo.
In una seconda proposta di visita, si visiteranno luoghi più distanti da San Leo; l’itinerario prevede una serie di trasferimenti con un pullman piccolo (max 30 posti) e passeggiate a piedi:
- Petrella Guidi, lungo la Valmarecchia; si tratta di un delizioso antico castello che sta tornando a vivere grazie agli interventi di recupero in atto negli ultimi anni. Sito a 578 metri s.l.m. si presenta con una porta di accesso su cui campeggiano gli stemmi delle famiglie che ne presero possesso: Malatesta, Faggiola e Santa Sede. Le case in sasso, la chiesa e la torre medievale sono circondati da mura di difesa. Questa è la quinta scenica del paesaggio sullo sfondo del Battesimo di Cristo (alla National Gallery di Londra, vd foto).
- presso Pugliano vecchio (vicino a San Leo) si osserverà il paesaggio rappresentato nel dipinto: la Resurrezione di Cristo (alla Pinacoteca comunale di Sansepolcro).
- Infine, si arriverà fino al Monte Boaggine/Monte Palazzolo (a circa 1000 metri s.l.m.), dopo avere lasciato la località di Villagrande; questa escursione prevede una passeggiata di circa 25 minuti a piedi lungo una strada bianca per raggiungere la sommità del monte; si potrà godere di una vista eccezionale su una panorama vasto che spazia dal Monte Carpegna, al Monte Perticara e al complesso del Monte Fumaiolo in un contesto naturale di grande effetto scenografico.
Il Monte Boaggine è il luogo da cui poter osservare lo sfondo della Natività (alla National Gallery di Londra).
Alcune informazioni pratiche
I percorsi qui indicati sono atipici rispetto ad una classica “visita guidata” e si pongono a metà strada tra la passeggiata culturale e il trekking.
Alcuni tratti di percorso potrebbero risultare faticosi per chi ha difficoltà a camminare.
Le escursioni sono consigliate a piccoli gruppi in quanto i balconi attualmente allestiti consentono la sosta ad un massimo 7/8 persone contemporaneamente.
Nota: il grado di difficoltà indicato per ciascuno dei due percorsi non è quello standard utilizzato nel trekking, ma quello di un turista abituato alla visita di centri storici e musei.
Le visite proposte sopra sono passibili di poter essere modificate a causa di condizioni meteo avverse o impraticabilità del terreno.
Durante le escursioni (con particolare riferimento alla proposta n. 2) si potrà prevedere la sosta e la visita a borghi limitrofi come ad esempio Pennabilli, S. Agata Feltria o ad alcuni altri luoghi/monumenti nel territorio.
Il periodo consigliato per queste escursioni è quello della primavera/estate e il primo periodo autunnale, evitando preferibilmente i periodi più freddi dell’inverno.
Durante le visite e i trasferimenti in pullman si parlerà di:
- geologia
- evoluzione del paesaggio
- evoluzione del clima
- storia dell’arte rinascimentale
- concetto di prospettiva a volo d’uccello nel Rinascimento
- rappresentazione del paesaggio
- toponomastica
... per dare modo ai partecipanti di comprendere un paesaggio che si è trasformato notevolmente anche negli ultimi cinquecento anni e capire meglio la rappresentazione del paesaggio in Piero della Francesca.
Itinerari guidati in collaborazione con Divagando di Davide Barbadoro
Tra i primi a credere al progetto "Montefeltro Vedute Rinascimentali", oltre a due geniali studiose di paesaggi, Olivia Nesci e Rosetta Borchia, anche Tonino Guerra e Umberto Eco che hanno sposato la causa delle due “cacciatrici di paesaggi”.
La scoperta ha il carattere dell’eccezionalità e sconvolge i principi teorici finora invalsi nell’ambito delle materie umanistiche: i paesaggi utilizzati come sfondo per alcuni dipinti da parte del grande pittore prospettico rinascimentale Piero della Francesca sono vere e proprie “fotografie” del reale, ovvero ciò che gli occhi del pittore videro nel XV secolo. Sul territorio, all’incirca nei punti reali in cui dovettero essere “ripresi” e rappresentati i paesaggi, sono stati realizzati una serie di “balconi” che consentono di riappropriarsi delle condizioni naturali da cui poter ammirare e capire il paesaggio e l’opera grazie all’ausilio di pannelli didattici.
Criteri scientifici frutto della collaborazione di studiosi di diverse discipline sono alla base delle scoperte dei “Balconi di Piero”; un modo entusiasmante per studiare la storia dei paesaggi destinato a fare scuola, un museo all’aria aperta e un modo per vivere la natura generosa di questo territorio.
Questo, in sintesi, è il progetto "Montefeltro Vedute Rinascimentali".
Percorso 1: il Ritratto di Battista Sforza e il San Girolamo e un devoto
Per questo percorso servono circa 3,5 ore di tempo. Grado di difficoltà: piuttosto facile.
Il percorso parte da San Leo, luogo di ritrovo dei partecipanti. Bandiera Arancione del Touring Club, uno dei Borghi più belli d’Italia, San Leo vanta un patrimonio invidiabile: due Chiese (Pieve e Cattedrale), pre-romanica la prima e compiutamente romanica la seconda, l’una di fianco all’altra, offrono la parte absidale al Forte; appoggiato su uno sperone di roccia in un equilibrio precario, ad oltre 600 metri sul livello del mare, San Leo fu governata da alcune famose dinastie (Malatesta, Montefeltro, Della Rovere, Medici), per poi divenire feudo dello Stato Pontificio e carcere di massima sicurezza in cui venne imprigionato e perse la vita Cagliostro, taumaturgo, massone ed alchimista ancora fonte di studi e ricerche nonché grande curiosità.
Dal borgo si scende lungo la strada Leontina che conduce alla statale 258 (Marecchiese) per poi compiere una deviazione a circa metà percorso per lasciare il proprio mezzo e salire a piedi sul Monte Gregorio dove sono stati allestiti due balconi: il primo che fa da sfondo al Ritratto di Battista Sforza (Firenze, Uffizi), l’altro a pochi metri di distanza quello del San Girolamo e un Devoto (Venezia, Gallerie dell’Accademia).
Percorso 2: Alta Valmarecchia: Battesimo di Cristo, Resurrezione di Cristo, Natività
Per questo percorso serve una giornata intera. Grado di difficoltà: impegnativo.
In una seconda proposta di visita, si visiteranno luoghi più distanti da San Leo; l’itinerario prevede una serie di trasferimenti con un pullman piccolo (max 30 posti) e passeggiate a piedi:
- Petrella Guidi, lungo la Valmarecchia; si tratta di un delizioso antico castello che sta tornando a vivere grazie agli interventi di recupero in atto negli ultimi anni. Sito a 578 metri s.l.m. si presenta con una porta di accesso su cui campeggiano gli stemmi delle famiglie che ne presero possesso: Malatesta, Faggiola e Santa Sede. Le case in sasso, la chiesa e la torre medievale sono circondati da mura di difesa. Questa è la quinta scenica del paesaggio sullo sfondo del Battesimo di Cristo (alla National Gallery di Londra, vd foto).
- presso Pugliano vecchio (vicino a San Leo) si osserverà il paesaggio rappresentato nel dipinto: la Resurrezione di Cristo (alla Pinacoteca comunale di Sansepolcro).
- Infine, si arriverà fino al Monte Boaggine/Monte Palazzolo (a circa 1000 metri s.l.m.), dopo avere lasciato la località di Villagrande; questa escursione prevede una passeggiata di circa 25 minuti a piedi lungo una strada bianca per raggiungere la sommità del monte; si potrà godere di una vista eccezionale su una panorama vasto che spazia dal Monte Carpegna, al Monte Perticara e al complesso del Monte Fumaiolo in un contesto naturale di grande effetto scenografico.
Il Monte Boaggine è il luogo da cui poter osservare lo sfondo della Natività (alla National Gallery di Londra).
Alcune informazioni pratiche
I percorsi qui indicati sono atipici rispetto ad una classica “visita guidata” e si pongono a metà strada tra la passeggiata culturale e il trekking.
Alcuni tratti di percorso potrebbero risultare faticosi per chi ha difficoltà a camminare.
Le escursioni sono consigliate a piccoli gruppi in quanto i balconi attualmente allestiti consentono la sosta ad un massimo 7/8 persone contemporaneamente.
Nota: il grado di difficoltà indicato per ciascuno dei due percorsi non è quello standard utilizzato nel trekking, ma quello di un turista abituato alla visita di centri storici e musei.
Le visite proposte sopra sono passibili di poter essere modificate a causa di condizioni meteo avverse o impraticabilità del terreno.
Durante le escursioni (con particolare riferimento alla proposta n. 2) si potrà prevedere la sosta e la visita a borghi limitrofi come ad esempio Pennabilli, S. Agata Feltria o ad alcuni altri luoghi/monumenti nel territorio.
Il periodo consigliato per queste escursioni è quello della primavera/estate e il primo periodo autunnale, evitando preferibilmente i periodi più freddi dell’inverno.
Durante le visite e i trasferimenti in pullman si parlerà di:
- geologia
- evoluzione del paesaggio
- evoluzione del clima
- storia dell’arte rinascimentale
- concetto di prospettiva a volo d’uccello nel Rinascimento
- rappresentazione del paesaggio
- toponomastica
... per dare modo ai partecipanti di comprendere un paesaggio che si è trasformato notevolmente anche negli ultimi cinquecento anni e capire meglio la rappresentazione del paesaggio in Piero della Francesca.
Itinerari guidati in collaborazione con Divagando di Davide Barbadoro