La Domus dei Tappeti di Pietra di Ravenna
Tracce nel tempo: archeologia e pievi

La Domus dei Tappeti di Pietra di Ravenna

L'itinerario passa per: Ravenna - Comune
Durata della visita guidata: Circa 1 ora


Il complesso della Domus dei Tappeti di Pietra è stato portato alla luce nel maggio del 1993.
Per accedervi, è necessario attraversare la piccola ma deliziosa chiesa di S.Eufemia costruita su progetto dell’architetto Giovanfrancesco Buonamici, in uno stile tardo barocco, nel XVIII secolo. Secondo la tradizione la chiesa attuale sarebbe sorta su una chiesa molto più antica, costruita tra il V e il VI secolo ed intitolata, appunto a S.Eufemia, la quale a sua volta era una ricostruzione di un altro luogo di culto cristiano risalente al II-III secolo d.C e considerato il più antico di Ravenna e dell’Emilia. All’interno della chiesa, sono tutt’ora conservate le reliquie delle sante martiri Eufemia e Agata, insieme ad opere pittoriche settecentesche.
Scendendo le scale, si accede all’ipogeo e attraverso un percorso perimetrale costituito da passaggi sospesi, si possono osservare, da un punto di visita ravvicinato, i mosaici pavimentali di questo palazzetto del tardo antico, costituito da 14 ambienti coperti e 2 cortili, costruiti in tre distinti momenti e compresi tra la fine del V secolo e l’inizio del VII secolo.
Durante le fasi di scavo, sono stati identificati diversi periodi, tuttavia, si è deciso di musealizzare la fase di epoca teodoriciana-bizantina, del VI secolo, in quanto considerata di grande interesse tipologico. Il palazzetto doveva essere costituito da una parte di ambienti di rappresentanza e da un settore che doveva corrispondere all’abitazione privata del proprietario; i mosaici, sono policromi e, nella maggior parte degli ambienti, decorati con motivi geometrici; fanno parte di questo settore anche un  ninfeo con vasche e una fontana monumentale.
Di particolare interesse sono due mosaici, di epoche differenti, che rappresentano la “Danza dei Geni delle Stagioni” del VI secolo e perciò coevo alla domus, e un mosaico che rappresenta il “Buon Pastore” riferibile, invece al IV d.C.
Entrambi i mosaici, hanno suscitato problemi in merito all’iconografia, non ancora del tutto risolti.
Se il tema del Buon Pastore viene affrontato, infatti, anche nel famoso mosaico del Mausoleo di Galla Placidia, il tema, invece della Danza delle Stagioni, resta ancora un tema difficile da comprendere, soprattutto, nel caso ravennate sia per la recondita simbologia dei personaggi ivi rappresentati, che per lo stile che non coincide con la tipica astrazione bizantina, ma che risponde ancora a criteri stilistici precedenti, confermati dall’animazione della scena, e dal “naturalismo” generale della scena.
 
 
Orari di apertura
Dall’11 gennaio al 29 febbraio: solo sabato e domenica dalle 10 alle 18
Riapertura: 1 marzo 2016
Fino all’8 ottobre: tutti i giorni 10 – 18.30
NB: in occasione della Notte d’Oro (sabato 8 ottobre) orario continuato dalle 10 alle 24
Dal 9 ottobre al 6 gennaio 2017: dal lunedì a venerdì 10 – 17; sabato, domenica e festivi 10 – 18
Tariffe
Intero: € 4
Ridotto: € 3
Gruppi (min 15 pax): € 3
Scolaresche: € 3
Combinazioni: Tamo + Tappeti + Cripta: € 7 intero, € 5 ridotto
RIDOTTO: Studenti, Soci Coop, Touring Club, Accompagnatori disabili
GRATUITO: Bambini < 6, Giornalisti, Disabili, Amici, Guide di Ravenna, Capi Gruppo

 
La visita alla Domus dei Tappeti di Pietra può essere abbinata ad una visita guidata alla città di Ravenna: 
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Foto Lyisia, Domus dei Tappeti di Pietra, Ravenna, Fonte Wikimedia Commons 2015

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