Le citta' della Romagna
La via faentina
L'itinerario passa per: Brisighella, Faenza
Durata della visita guidata: Circa 6 ore
“Faenza. Una grossa torre barocca: dietro la ringhiera una lampada accesa: appare sulla piazza al capo di una lunga contrada dove tutti i palazzi sono rossi e tutti hanno una ringhiera corrosa: (le contrade alle svolte sono deserte). Qualche matrona piena di fascino. Nell’aria si accumula qualche cosa di danzante. Ascolto: la grossa torre barocca ora accesa mette nell’aria un senso di liberazione”...
[D. Campana]
[D. Campana]
Il percorso di visita a FAENZA comincia con il Museo Internazionale delle Ceramiche (M.I.C.), monumento all’arte antica di modellare l’argilla per renderla arte. Al suo interno, attraverso un percorso sincronico e diacronico, avremo l’opportunità di verificare come la ceramica possa diventare da semplice oggetto di uso quotidiano un oggetto di pregio: dal genere “Iulia Bella”, attraverso la sezione dedicata alle tradizioni delle diverse scuole italiane tra Medioevo e Rinascimento, arriveremo fino alle tradizioni delle culture extra-europee delle civiltà precolombiane e mediorientali. Gli amanti dell’arte contemporanea non si lasceranno sfuggire la sezione dedicata al “Premio Faenza” e la sezione contemporanea rappresentata dai grandi nomi di Picasso, Léger, Chagall, Mattia Moreni…
La visita alla bottega di un locale maiolicaio per assistere in presa diretta alla foggiatura e alla decorazione delle maioliche completerà il percorso “tematico” in città.
Faenza è altresì città ben godibile percorrendo le sue ordinate ed eleganti vie: il salotto cittadino accoglie il visitatore in maniera sorprendente dilatandosi su uno spazio che ingloba due piazze, della Libertà e del Popolo, unite e separate dalla maestosa Torre dell’Orologio, affiancata dagli imponenti leoni rampanti della Fontana monumentale seicentesca.
Il Duomo, lì accanto, troneggia da una grande scalinata e, nella sua semplice veste di grandioso monumento incompiuto, ci tramanda una storia millenaria: l’antica pieve di Faenza conserva importanti opere di scuola toscana rinascimentale, opere che ci permettono di intuire la straordinaria, secolare apertura della Signoria dei Manfredi verso culture diverse. Una straordinaria vitalità continua del resto fino a tempi più recenti a caratterizzare lo spirito e le attitudini dei Faentini: la passeggiata lungo i viali ci inviterà ad entrare negli anditi di Palazzi nobiliari, completamente rinnovati tra Sette-Ottocento, che portano le firme di artisti affermati come Antonio Trentanove, Felice Giani, e di architetti come Giuseppe Pistocchi o Giovanni Antonio Antolini. Irrinunciabile la visita a Palazzo Milzetti, profusione di decorazioni neoclassiche di grandissima eleganza.
Consigliata anche la visita alla Pinacoteca cittadina riaperta dopo un restyling.
Lasciata la città ci immettiamo sulla via faentina attraversando paesaggi che sorprenderanno il viaggiatore: i colori si modificano durante il giorno e nelle diverse stagioni. Lungo il tragitto che i Romani avevano tracciato per collegare l’Adriatico al Tirreno incontriamo colline verdi e poi paesaggi brulli, bruciati dal sole estivo: sono le caratteristiche della Vena del Gesso, che ci conduce direttamente al Medioevo di BRISIGHELLA, piacevolissimo borgo arrampicato sui colli ad una dozzina di km da Faenza. Per cogliere tutta Brisighella basta alzare lo sguardo: troneggiano in alto la Rocca Manfrediana e Veneziana e, al suo fianco, la Torre dell’Orologio, luoghi di presidio e difesa appartenenti ad un lontano passato.
La piazza del Comune è godibile dall’alto della via più famosa del centro: Via degli Asini, una sorta di galleria sopraelevata ed irregolare che denuncia un’origine medievale e che consente, ripercorrendo tutta la scalinata che la costeggia, di arrivare fino alla Rocca.
Ad attenderci ora una piacevole pausa attraverso i profumi e i sapori di questi luoghi: una breve deviazione per una merenda a base di scalogno, olio Brisighello ed un buon bicchiere di Sangiovese prima di ripartire…
A pochi km da Brisighella raggiungiamo la bellissima Pieve del Tho, dove gli architetti dell’arte cristiana hanno saputo magistralmente reimpiegare gli antichi segni della cultura romana in un monumento di grande, austera, imponente spiritualità…
Foto Frenky65, Tramonto sulla fontana, Faenza, Fonte: Wiki Loves Monuments 2015
La visita alla bottega di un locale maiolicaio per assistere in presa diretta alla foggiatura e alla decorazione delle maioliche completerà il percorso “tematico” in città.
Faenza è altresì città ben godibile percorrendo le sue ordinate ed eleganti vie: il salotto cittadino accoglie il visitatore in maniera sorprendente dilatandosi su uno spazio che ingloba due piazze, della Libertà e del Popolo, unite e separate dalla maestosa Torre dell’Orologio, affiancata dagli imponenti leoni rampanti della Fontana monumentale seicentesca.
Il Duomo, lì accanto, troneggia da una grande scalinata e, nella sua semplice veste di grandioso monumento incompiuto, ci tramanda una storia millenaria: l’antica pieve di Faenza conserva importanti opere di scuola toscana rinascimentale, opere che ci permettono di intuire la straordinaria, secolare apertura della Signoria dei Manfredi verso culture diverse. Una straordinaria vitalità continua del resto fino a tempi più recenti a caratterizzare lo spirito e le attitudini dei Faentini: la passeggiata lungo i viali ci inviterà ad entrare negli anditi di Palazzi nobiliari, completamente rinnovati tra Sette-Ottocento, che portano le firme di artisti affermati come Antonio Trentanove, Felice Giani, e di architetti come Giuseppe Pistocchi o Giovanni Antonio Antolini. Irrinunciabile la visita a Palazzo Milzetti, profusione di decorazioni neoclassiche di grandissima eleganza.
Consigliata anche la visita alla Pinacoteca cittadina riaperta dopo un restyling.
Lasciata la città ci immettiamo sulla via faentina attraversando paesaggi che sorprenderanno il viaggiatore: i colori si modificano durante il giorno e nelle diverse stagioni. Lungo il tragitto che i Romani avevano tracciato per collegare l’Adriatico al Tirreno incontriamo colline verdi e poi paesaggi brulli, bruciati dal sole estivo: sono le caratteristiche della Vena del Gesso, che ci conduce direttamente al Medioevo di BRISIGHELLA, piacevolissimo borgo arrampicato sui colli ad una dozzina di km da Faenza. Per cogliere tutta Brisighella basta alzare lo sguardo: troneggiano in alto la Rocca Manfrediana e Veneziana e, al suo fianco, la Torre dell’Orologio, luoghi di presidio e difesa appartenenti ad un lontano passato.
La piazza del Comune è godibile dall’alto della via più famosa del centro: Via degli Asini, una sorta di galleria sopraelevata ed irregolare che denuncia un’origine medievale e che consente, ripercorrendo tutta la scalinata che la costeggia, di arrivare fino alla Rocca.
Ad attenderci ora una piacevole pausa attraverso i profumi e i sapori di questi luoghi: una breve deviazione per una merenda a base di scalogno, olio Brisighello ed un buon bicchiere di Sangiovese prima di ripartire…
A pochi km da Brisighella raggiungiamo la bellissima Pieve del Tho, dove gli architetti dell’arte cristiana hanno saputo magistralmente reimpiegare gli antichi segni della cultura romana in un monumento di grande, austera, imponente spiritualità…
Foto Frenky65, Tramonto sulla fontana, Faenza, Fonte: Wiki Loves Monuments 2015