All'origine della acque di Romagna… Storia, archeologia, natura tra Galeata e Santa Sofia
La Romagna Toscana: itinerari in una terra di confine

All'origine della acque di Romagna… Storia, archeologia, natura tra Galeata e Santa Sofia

L'itinerario passa per: Galeata, Santa Sofia
Durata della visita guidata: Una giornata


La vallata del Bidente (FC) presenta alcune peculiarità di grande interesse storico-naturalistico: la denominazione di “Flumen Aquaeductus”, espressione con cui nell’antichità era noto il Bidente, dà rilievo al fondamentale elemento dell’acqua: ancora oggi l’imponente diga di Ridracoli conferma la connotazione idrologica di questa terra, che è caratterizzata dalla natura rigogliosissima del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, oltre 36.000 ettari di territorio protetto sul confine tra Romagna e Toscana..
La qualità dell’ambiente e del cibo, insieme alla varietà degli “argomenti” proposti dalla vallata, permettono di qualificare la zona come terra del “ben-essere”…
 
A GALEATA si visiterà il Museo Civico “Mons. Domenico Mambrini”, che ha sede nel Convento rinascimentale dei Padri Minori di Pianetto. I materiali archeologici esposti nel museo provengono dalla collezione di Mons. Mambrini e dagli scavi archeologici nel sito della città romana di Mevaniola e nel sito della villa di Teodorico. Di rilevante importanza le testimonianze scultoree, datate dal VI al XII secolo d.C., che documentano le fasi costruttive dell'abbazia di S. Ellero, eremita dotato secondo la tradizione di poteri taumaturgici contro il mal di testa, e fondatore di uno dei primi monasteri d’Occidente.
L'istituto museale è provvisto di apparati didattici e di un video multimediale dal titolo "Archeologia nella Valle del Bidente", d'introduzione alla visita…
Nel silenzioso borgo di Pianetto si vedrà poi un vero gioiello del Rinascimento toscano, la chiesa di S. Maria dei Miracoli, eretta nel 1497 insieme al convento…
 
Consigliamo di proseguire fino a SANTA SOFIA, dove si può sostare per il pranzo: numerosi e di ottima qualità sono i ristoranti che offrono i piatti della tradizione di quest’area dell’Appennino tosco-romagnolo… Famosa la specialità della cucina povera, “alternativa” alla piadina, dei tortelli alla lastra: ripieni di patate o zucca e oggi conditi con pepe, aglio, pancetta, vengono cotti su una lastra rovente!
L’itinerario può proseguire con il Centro Visita del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, dedicato al tema della foresta: un filmato audiovisivo proietta il visitatore in un viaggio attraverso tutte le stagioni, mentre pannelli illustrativi e “invenzioni” come l'armadio dei segni e dei suoni fanno conoscere i diversi aspetti della flora e della fauna del Parco.
Presso il Centro Visita gli appassionati della montagna, del trekking e delle escursioni troveranno una ricca e precisa documentazione di guide cartacee che accompagneranno, insieme all’apposita segnaletica, alla scoperta dei percorsi naturalistici all’interno del Parco Nazionale. Da S. Sofia si può infatti proseguire sulla strada Provinciale 310 in direzione del Passo della Calla, fino a Campigna, nota località turistica che è una vera e propria porta d’ingresso per la Foresta di Campigna…

Foto Valentina Zavagli, Museo Mambrini, Galeata

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